mercoledì 14 febbraio 2007
Cosa c'è della cultura POP in me?
Leggendo l'e-mail che i Wu Ming mandano periodicamente agli iscritti, mi sono imbattuto in una lunga dissertazione sul concetto di mito e la necessità di appropriarsene modificandolo ciascuno a proprio piacimento.
Inoltre da quest'e-mail mi sono ricollegato ad un intervista che loro hanno rilasciato al prof. Henry Jenkins (massimo esperto mondiale di cultura pop che insegna al MIT) e di come la formazione pop ha influenzato la produzione letteraria degli stessi Wu Ming.
Da questi articoli mi sono reso conto che forse è veramente stupido rinnegare la propria formazione pop, anzi si dovrebbe esserne fieri e cercare di tramandarla, perché d'altronde è da essa che nascono i miti.
Allora ho iniziato a chiedermi cosa c'è di pop in me.
Io credo francamente che ciò che assimiliamo di pop lo facciamo negli anni adolescenziali fino alla maturità. E' in quella fase della vita che subiamo profondamente l'influenza dell'ambiente in cui viviamo e cerchiamo di metabolizzare tutto quello che vediamo o ascoltiamo.
Questo periodo, per quanto mi riguarda va dal 1973 al 1991 e pertanto significa anni 80.
E' con questi anni che la mia generazione deve fare i conti, perché in questi ci siamo formati.
La prima forma d'arte popolare con la quale sono venuto a contatto sicuramente sono stati i fumetti che ho divorato a iosa.
Ricordo in particolare, oltre a Tex, altri personaggi minori che per me avevano un'importanza ben superiore: "Il Comandante Mark" e "Zagor".
Facevano parte del cosiddetto fumetto western all'italiana, ma, a distanza di anni, mi sono reso conto che hanno istillato in me la passione per le storie avventurose che necessitavamo comunque di una collocazione storica.
Infatti una storia non può essere raccontata se non è contestualizzata storicamente.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
Posso essere in accordo con te.
Ma allora mi sorge il dubbio che altre letture di cultura popolare possano avere segnato la nostra formazione molto più di quello che pensiamo ... mi riferisco a pubblicazioni del calibro di blitz ad esempio!
Posta un commento