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mercoledì 25 febbraio 2009

L'inferno consiste nella memoria... per questo gli italiani andranno in paradiso

Nel nuovo numero di LIMES il tema è "Esiste l'Italia? Dipende da noi".
Questo tema è quanto mai attuale e merita un'amplissima discussione.
Mi domando spesso cosa siamo, come possiamo classificarci noi italiani, al di là dei soliti luoghi comuni.
Una sintesi di tutto questo l'ha data uno dei miei autori preferiti, Andrea Camilleri, evidenziando gli aspetti principali che, secondo lui, caratterizzano l'italiano, ossia:
  1. L'uso del Dialetto;
  2. Il fascismo;
  3. L'ambivalenza (coesistenza di una doppia personalità);
  4. Assenza completa di senso storico;
  5. Memoria corta;
  6. Disinformazione;
  7. Berlusconismo.
Forse è proprio vero che in questo momento quello che incarna di più il gregge pecoron-italico è l'ideale del motorino (leggete l'articolo di Camilleri e capirete).
E' un articolo un po' lungo ma va letto tutto per bene, lo si può trovare qui.


venerdì 6 febbraio 2009

Medioevo e Santa Inquisizione

Oggi nel nostro paese siamo di fronte ad un ritorno al Medioevo.
L'Oscurantismo ratzingeriano e della nuova gerarchia ecclesiastica, insieme all'accozzaglia fascisto-pseudoliberale-razzista-piduista che costituisce la maggioranza in parlamento, con il silenzio-assenso dell'opposizione ombra, stanno portando a termine il disegno del Nuovo Ordine.
L'Italia è tornata al Medioevo. Non esiste più una separazione tra poteri e l'esecutivo, con un atto assolutamente illegittimo, ha annullato una sentenza del potere giudiziario.
Mi chiedo perché questo paese deve vivere sotto una dittatura da parte di una Chiesa che ormai è solo apparenza.
Come si può pretendere dalla gente comune una morale basata sul rispetto del prossimo quando chi si vanta di essere al di sopra della morale stessa (per dono divino) non esita a scendere a compromessi per ottenere i propri fini?

"Quando Eluana non ci sarà più, rientrerò in una dimensione umana, perché finora ho vissuto in una dimensione disumana. Mia figlia è stata violentata, continuamente invasa nel suo corpo, oggetto di una violenza che lei avrebbe definito inaudita, inconcepibile e inaccettabile."
Beppino Englaro

lunedì 2 febbraio 2009

Un gran bel film

Ieri sera ho visto un gran bel film Americano.
Ho scritto americano con la A maiuscola perché in questi casi ti rendi conto di quanto sia grande questo paese.
L'america sa essere contemporaneamente il posto più odioso del mondo e quello in cui un uomo può esprimersi al massimo delle proprie potenzialità, qualunque cosa egli faccia.
Milk è un film del regista Gus Van Sant nel quale è raccontata la storia di Harvey Milk, primo leader politico omosessuale che ha combattuto per i diritti omosessuali.
E' un grande film nel quale ci si immerge alla perfezione nella San Francisco degli anni '70, terra di conquiste dei diritti civili e centro di aggregazione di quell'emarginazione eroica spesso cantata da De André.
Il racconto ha il carattere epico di tutte le grandi storie centrate sulla vita di grandi uomini, tuttavia senza la solita retorica, mostrando i lati belli e brutte di una persona, nella semplice e cruda realtà della vita.
Ho avuto il piacere di riscoprire (dopo "Dead Men Walking") un grande attore quale Sean Penn, che spero sinceramente vinca l'Oscar.

"Se un proiettile dovesse entrarmi nel cervello, allora possa anche distruggere tutte le porte dietro le quali ci si nasconde."
Harvey Milk