Deezer Playlist

Calcolo Integrali

lunedì 30 aprile 2007

Anniversario.



Oggi sono due anni che sono sposato. Sommati ai quasi due e mezzo di convivenza fanno in totale quasi quattro e mezzo. Domani saranno cinque anni che ho incontrato mia moglie per la prima volta. La mia vita è cambiata completamente, ma tutto sommato in positivo. Ci soffermiamo spesso a pensare a come sia strana la nostra vita, alle volte ci lamentiamo su come essa sia perennemente uguale ed all'insegna della monotonìa e dell'insoddisfazione. Eppure tirate le somme mi rendo conto di quanto tutto questo sia una banalità quando decidi di prendere in mano la tua vita e costruirtela da solo, magari con qualcuno vicino che la pensa esattamente come te e voglia le stesse cose che vuoi tu.

"Tutto ciò che è fatto per amore è sempre al di là del bene e del male." Friedrich Nietzsche

sabato 28 aprile 2007

Sempre Caro mi fu quest'ermo Colle...


Come avrete potuto ben capire dai diversi post sull'Attualità e sugli Italiani Fottitori 2007, un argomento che mi sta molto a cuore è lo sperpero di denaro nella Pubblica Ammistrazione. In particolare mi appassiona il giornalismo d'inchiesta, sia televisivo che su carta stampata che denuncia questa esecrabile condotta. Particolarmente interessante è il libro che sarà disponibile in libreria il 2 Maggio sui costi del Quirinale. L'inchiesta è fatta da Gian Antonio Stella del Corriere della sera. E' un testo molto doloroso perché il Presidente della Repubblica è un'istituzione nella quale credo molto, soprattutto quando tale carica è ricoperta da personaggi "prestati" alla politica. E' incredibile che altrove, e parliamo di Gran Bretagna e Francia, si spenda meno della metà che in Italia per gestire strutture come l'Eliseo o Buckingam Palace o addirittura in Germania dove i costi del palazzo presidenziale sono l'ottava parte dei costi nostri!
"Bisogna prendere il denaro dove si trova: presso i poveri. Hanno poco, ma sono in tanti."
Ettore Petrolini.

venerdì 27 aprile 2007

Global Day For Darfur


Domenica 29 Aprile gli amici di Italian Blogs for Darfur hanno organizzato la Giornata Mondiale per il Darfur a Roma.
Ottima idea per ricordare le guerre a cui non importa niente a nessuno perché hanno valore economico zero.
Nella pagina del blog in alto a destra ricordo che chi è interessato può firmare una petizione ai mass media ricordando loro che il diritto di cronaca non c'è solo per i pruriti privati dei nostri politici o degli pesudo-VIP che inquinano il nostro paese, ma soprattutto per i milioni di innocenti che subiscono le violenze più inaudite in ogni parte del mondo ma soprattutto in Darfur.

"Solo i poveri riescono ad afferrare il senso della vita, i ricchi possono solo tirare a indovinare."
Charles Bukowski

mercoledì 25 aprile 2007

Torbidità



Cos'è la torbidità? Il Dizionario De Mauro ne dà una triplice definizione. L'essere torbido, una soluzione che contiene particelle solide che ne offuscano la limpidezza e il tenore di torbida di un corso d'acqua. Ebbene tutte e tre le definizioni rispecchiano alla perfezione la situazione politica attuale. Spulciando il sito di Marco Travaglio oggi ho scoperto una grossa porcata che la Camera dei Deputati ha fatto approvando un disegno di legge che lega le mani ai giornalisti (come se non se le legassero già da soli ai primi spiccioli che gli si danno per tenere la bocca chiusa). Se il disegno di legge passerà anche al Senato episodi come Tangentopoli, Vellottopoli, Calciopoli, Bancopoli, Spiopoli (Telecom e compagnia bella), li sapremo circa 10 anni dopo, quando a nessuno fotterà più niente (nel Bel Paese della memoria perduta).

Tutto questo sarà reso possibile grazie a 447 sì e 7 astenuti alla Camera dei Deputati (cioè al 98,43% dei votanti!).

Dove siete Rifondazione Comunista-Verdi-Di Pietro-Socialisti?

Un po' di poltrone rendono la medicina meno amara vero?

"Le leggi non hanno la presunzione di costituire l'essenza di ciò che è bene e di ciò che è male, esse si accontentano solo di rappresentare quella che altro non è che la summa della stupidità. umana."

Carl William Brown

martedì 24 aprile 2007

Berlusca a go go!


Cosa posso mai dire ancora sul Berlusca? Ormai è stato detto tutto e il contrario di tutto su quest'uomo. Eppure le cose che dice mi sorprendono ogni volta. Sul Corriere di oggi ci ha ricordato che il nuovo programma di Enzo Biagi è molto bello ed il suo allontanamento dalla Rai per 5 anni è stata colpa di persone molto cattive che avevano male interpretato i suoi desideri (almeno Mussolini non si è mai premurato di affermare che l'assassinio di Matteotti non era nelle sue intenzioni).
Ad ogni modo adesso la nuova sinistra democratica gli vuole bene, la figlioletta adorata è incinta, salverà la telecom, festeggerà il 25 Aprile e come chicca finale mi riservo questa sera un bell'aforisma appena coniato da lui stesso.
Buonanotte e buon 25 Aprile!
"Ho sempre visto in lui il convincimento e l'atteggiamento del vero democratico."
Silvio Berlusconi a proposito di Vladimir Putin.

martedì 17 aprile 2007

La famiglia e il sogno italiano



Tempo fa in un vecchio post parlavo di noi italiani. In particolare della famiglia, dei bei valori sacri del focolaio familiare, in cui c'è il caro babbo, la mamma ed i fratelli e le sorelle che vivono tutti insieme appassionatamente, come vorrebbero farci credere la nostra amata CEI ed i mastellacasinigiovanardilarussa, all'interno di quel fantastico Mulino Bianco che ci ha fatto tanto sognare da piccini. Nel frattempo non ci si accorge che in Darfur è in atto un genocidio che sta raggiungendo fasi naziste, un coreano che studia in America perde la brocca, compra due pistole (grazie allo sceriffo Bush e alle sue lobbies di armaioli, tra cui le nostre care imprese Beretta & Co.) e fa fuori trentatre, DICO TRENTATRE, poveri cristi che erano lì per costruirsi un futuro ed i nostri cari politici sognano le tette di Aida Yespica, forse perché rappresenta il "loro" ideale materno.

Mentre scrivo arriva un'altra chicca! Il berlusca che in piena tempesta ormonale (eh sì, è primavera ed a settant'anni oggi...) si palpeggia un po' di carne fresca tra cui la tettona rossa del Grande Fratello di qualche anno fa...

"Non v'è rimedio per la nascita e la morte, salvo godersi l'intervallo." Arthur Schopenhauer

Beppe Grillo interviene all'Assemblea Telecom, 16/4/2007

No Comment.

sabato 14 aprile 2007

Il nuovo mondo... a casa nostra.







Oggi su tutti i giornali e i TG imperano i fatti di Milano. Anche su You Tube i video di quanto successo a Milano la fanno da padrone. Probabilmente ci scappa un mezzo incidente diplomatico con il governo cinese, ma che significa tutto questo?

Non sono per nulla razzista, eppure sta vicenda mi fa pensare. La comunità cinese è una di quelle che mai si è integrata in nessuno Stato nel quale essa è immigrata. Non sappiamo niente di loro e tantomento essi hanno voglia di far sapere i fatti propri. Il libro di Saviano ne parla come di una comunità perfettamente integrata nel napoletano, chiaramente con la camorra per la gestione dei traffici internazionali specialmente quelli dei prodotti falsificati (vi invito a leggere il famoso capitolo dei container fantasmi che compaiono e scompaiono dal porto di Napoli).

Il problema secondo me è se sia giusto che gli immigrati in uno Stato siano integrati oppure conservino completamente la loro identità. Inizio a pensare che sia in atto una distruzione dell'identità nazionale anche da noi. Di questo non è che m'importi più di tanto perché è nella storia che i popoli modifichino le loro usanze ed i loro costumi nel momento in cui subiscono le invasioni dei popoli confinanti.
Oggi ritengo che tali invasioni non siano fatte dai popoli più forti su quelli più deboli, ma viceversa da quelli più deboli su quelli più forti, i poveri premono alle porte dei ricchi perché vogliono banchettare anche loro alla grande abbuffata.
Non esistono barriere che tengano. Siamo destinati ad essere colonizzati dai cinesi e dagli africani e prima ne prendiamo coscienza e meglio è per noi.
Una sola cosa deve sempre essere ferma in noi italiani ed europei, che sia sempre valido il principio di legalità: chi vuole stare nel nostro paese è libero di farlo, ma deve rispettare le nostre regole.

Un punto di vista doppio è interessante lo si può trovare qui (per chi conosce l'inglese).

"Io non domando a che razza appartenga un uomo, basta che sia un essere umano; nessuno può essere qualcosa di peggio."
Mark Twain

venerdì 13 aprile 2007

Primo Levi

L'altro ieri è caduto il ventennale della morte di Primo Levi. Mi va di ricordarlo perché quest'uomo, più di ogni altro, ha saputo esprimere a parole, nel modo
più chiaro possibile, la banalità del male. Lo ha fatto ricordandoci che
non siamo niente se perdiamo tutto quello che possediamo. Tutte le
nostre cose parlano di noi, ci presentano al modo: il nostro modo di vestire, l'arredamento della nostra casa, la nostra auto, il nostro lavoro, i nostri libri (per chi se li legge).
Adesso immaginiamo di perdere tutto questo da un giorno all'altro.
Che cosa saremmo?
Ebbene saremmo quello che furono gli ebrei durante le deportazioni nei campi di sterminio.
La memoria è tutto. Cerchiamo di non dimeticarlo.

"Immaginate un uomo a cui insieme con le persone amate, vengano tolti la sua casa, le sue abitudini, i suoi abiti, tutto infine, letteralmente tutto quanto possiede: sarà un uomo vuoto, ridotto a sofferenza e bisogno, dimentico di dignità e discernimento, poiché accade facilmente, a chi ha perso tutto di perdere se stesso…”
“Nell'odio nazista non c'è razionalità: è un odio che non è in noi, è fuori dell'uomo, è un frutto velenoso nato dal tronco funesto del fascismo, ma è fuori ed oltre il fascismo stesso. Non possiamo capirlo; ma possiamo e dobbiamo capire di dove nasce, e stare in guardia. Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre. Per questo, meditare su quanto è avvenuto è un dovere di tutti”.
Primo Levi

mercoledì 11 aprile 2007

Chi se ne fotte...

In Darfur è in atto uno genocidio.
Chi lo sa dov'è il Darfur?
Non vi preoccupate, ho inserito il collegamento ipertestuale, così chiunque può vedere dove si trova.
E' assolutamente tragico ciò che sta accadendo in quei posti, ma il mondo se ne fotte.
Il cinismo degli esseri umani non ha limiti.
Eppure oggi c'è un nuovo strumento che ci può far vedere il mondo, conoscerlo in ogni angolo e possiamo collaborare a farlo conoscere in ogni angolo attraverso il nostro contributo (soprattutto fotografico), così come facciamo collaborando con wikipedia, è Google Earth.
Google Earth è un geo-software satellitare che vi permette di vedere qualunque parte del mondo digitando solo il nome del posto o addirittura l'indirizzo. La cosa più potente è la possibilità di creare dei tematismi su aree specifiche. Ad esempio i Wu Ming hanno inserito un layer sul quale sono indicati tutti i luoghi in cui è ambientato il loro ultimo libro Manituana.
Oggi lo United States Holocaust Memorial Museum, ha creato una mappa della guerra in Darfur su Google Earth, con tanto di foto e notizie.
E' incredibile quello che oggi siamo in grado di fare con la tecnologia, eppure non siamo in grado di salvare le popolazioni africane dalla fame, dai massacri e dalle guerre.
Se tutto va bene si dà uno sguardo distratto al telegiornale su cosa pensano i politici della privatizzazione della Telecom, mentre nel frattempo il nostro pianeta va a puttane.
Del Darfur non si parla più, oggi se ne parla perché c'è la novità su Google Earth.

"Il cinismo è la sola forma sotto la quale le anime volgari rasentano l'onestà."
Friedrich Nietzsche

martedì 10 aprile 2007

"Lei mi spoglia con gli occhi....spogliatoio!!!"

Non so da dove cominciare.
Cosa dire. Tra poco cade il quarantennale della morte di Totò. Ieri ho parlato di Maradona, oggi parlo di colui che lo ha preceduto.
Totò, come chi ama Napoli, è vissuto altrove. Il problema di Napoli con i suoi personaggi illustri è che li idolatra a tal punto da rendere loro impossibile qualunque cosa, anche la più semplice.
Quello che mi piace di ricordare del Principe (che per fortuna non lo era per discendenza, ma lo è diventato per il suo animo nobile e la sua arte) è la sua filosofia. Totò era un filosofo. Era un uomo che aveva la capacità di condensare il senso della vita in poche parole. Era un "oraculo" (i miei amici sanno cosa intendo quando parlo di "oraculo").
E dell'oraculo De Curtis ecco alcune delle più belle massime...

"Parli come badi!
Ogni limite ha una pazienza!
Io sono un uomo di mondo: ho fatto tre anni di militare a Cuneo...
Per Dinci, e anche per Bacco, volendo!
Ma mi faccia il piacere, mi faccia!
Siamo uomini o caporali?
È la somma che fa il totale!
Io sono figlio vedovo di madre unica.
A quindici anni ho avuto la meningite e con la meningite o si muore o si rimane stupidi: io non sono morto...
Chiedo l'annullamento del matrimonio alla Sacra Rota, anzi, su tutte le Ruote!
Lei è un paziente che non ha pazienza! Che paziente è? Abbia pazienza!
Prima abbiamo perso la guerra, adesso abbiamo perso la pace!
Io non faccio il cascamorto, se casco, casco morto per la fame!
I suoi modi sono interurbani!
Se le cose stanno così, non mi resta che adire le vie letali.
Io mi alzo presto: ad ore antidiluviane!
Una lettera minatoria? No, io non ho mai scritto lettere ad un minatore.
E io pago, e io pago!
Io sono superiore a lei per cultura, per nascita e per censo.
Io sono superiore a lei al censo per censo.
Io sono parte nopeo e parte napoletano.
Io non sono il suo succubo!
Signori si nasce e io lo nacqui, modestamente!
Al mio funerale, mi raccomando: niente opere di bene, ma solo fiori!"

Antonio De Curtis.

lunedì 9 aprile 2007

Purtroppo è una storia senza fine...

Caro Diego, lo so che appartieni alla schiera dei geni dannati, di coloro che sono nati per dare un piacere immenso a tutti gli esseri umani, perché dotati di un'aura mistica sovrannaturale che il buon Dio, ogni tanto, dà ad alcuni eletti. Il problema è che un briciolo di normalità proprio non te la vuoi dare. Hai bisogno di bruciare fino in fondo e consumarti fino all'ultimo brandello. Forse è così che deve andare. D'altronde chi è stato il numero uno, il più grande di tutti, non può accettare una vita di secondo piano, ed è per questo motivo che, in un modo o nell'altro, cerca di farsi da parte.
Chi non è napoletano o argentino non potrà mai capire perché si arriva ad adorare e a mitizzare una persona in questo modo; basti pensare che, da quando lui ha lasciato il Napoli, il mio interesse per il calcio è finito completamente. Fino al 1991 sapevo vita e morte del calcio italiano, oggi non so nemmeno chi ha vinto lo scudetto l'anno scorso. Non è retorica o l'ipocrisia del "vi seguo quando vinciamo e va tutto bene", è un amore sconfinato per colui che ha permesso di riscattare un popolo intero dopo secoli di ghettizzazione ed emarginazione. Tra il 1984 ed il 1991 Napoli è divenuta il polo calcistico di riferimento per tutt'Italia. Ricordo che all'epoca frequentavo le scuole superiori ed i primi due anni dell'ITIS li ho fatti vicino al Centro Paradiso a Soccavo dove sia allenava il Napoli; sono ancora vivi in me i ricordi dei filoni fatti a scuola per scappare a vedere gli allenamenti, attraversando le terre dei contadini confinanti che ci minacciavano con i cani, per scavalcare le recinzioni e seguire gli allenamenti.

"Il più grande campione che ho visto giocare è Diego Armando Maradona. Credimi, figlio mio, non esisterà mai più, nei secoli dei secoli, un altro come lui. Ha fatto dell'imperfezione la perfezione. Piccolo, gonfio, dedito ad albe stanche, svogliate e sbagliate, vittima di falsi amici e della volontà di andare oltre ogni regola, Maradona ha trasformato un semplicissimo pallone di cuoio in uno scrigno di bellezza."
Darwin Pastorin - Lettera a mio figlio sul calcio

sabato 7 aprile 2007

Mi ero dimenticato di Daniele Sepe!!!

Oggi voglio parlare di musica perché probabilmente è l'etichetta più interessante tra quelle dei post. Questo blog è nato per esprimere pensieri che possano essere fissati nella rete, per evitare che cadano nell'oblìo di quest'overflow di informazioni che caratterizza i tempi attuali e non ci permette di mantenere nessun tipo di memoria.
In particolare voglio parlare di un artista che, a torto, ho trascurato per un po' di tempo. La vita di provincia ha un'enormità di pregi ma, purtroppo, anche alcuni difetti, perché comunque non ti permette di essere al passo con i tempi, specialmente quelli musicali. A dire il vero anche il lavoro ti usura ad un punto tale che non hai più il tempo di leggere un libro o seguire i tuoi artisti preferiti (anche se a dire il vero ascolto talmente tanta musica che sarebbe praticamente impossibile!).
Ad ogni modo oggi, in un contesto surreale (durante il Reality Show su canale 5 dei contadini con le vallette!), hanno inserito un pezzo di Daniele Sepe tratto da "Lavorare Stanca"!
Mentre ascoltavo sono sobbalzato sulla sedia: allora c'è qualcuno che adopera il cervello in TV!
A questo punto mi sono ricordato delle serate passate al Vibes a Napoli ad ascoltare Daniele...
Per la discografia di Daniele andate qui da dove si possono scaricare anche alcuni pezzi, altrimenti guardatevi la sua area su My Space.
"Senza musica la vita sarebbe un errore."
Friedrich Nietzsche

venerdì 6 aprile 2007

Un pensiero alla mia città.

Oggi voglio parlare della mia città.
La mia famiglia (e forse qualche mio amico), mi ritengono uno snaturato, uno che non è attaccato alle proprie radici e alla propria città, per il fatto che me ne sono andato da Napoli e, sebbene viva ad appena 100 km, ci torno pochissimo ed il meno possibile.
Chiaramente loro parlano in questo modo perché hanno la classica morbosità del napoletano "la mia è la città più bella del mondo ed è inconcepibile vivere in un altro posto". Eppure credo di amare più io Napoli che loro. Ritengo che chi ama Napoli non può viverci. Napoli è come una bellissima donna della quale ci si innamora perdutamente, ma contemporanemante ci si rende conto che non è fatta per stare con qualcuno perché lei vuole stare con tutti, è uno spirito libero.
Mi è venuto in mente tutto questo perché su Repubblica ho letto un'inchiesta molto bella dal titolo "Chi comanda nelle grandi città" ed il 12 Gennaio è stata pubblicata la prima parte su Napoli. Mi fa particolarmente pena il pensiero che quasi quattordici anni di interregno della sinistra non abbiano risolto quasi niente. Forse è proprio vero che il potere non lo si deve possedere per troppo tempo perché altrimenti inevitabilmente genera il clientelismo ed il culto della persona.
"Il potere è l'afrodisiaco supremo."
Henry Kissinger

giovedì 5 aprile 2007

Le cinque regole per stare al passo con i tempi.

Tra le cose che arrivano dall'altro mondo (U.S.A.), oggi vale la pena spendere due parole su qualcosa di serio. Howard Gardner, esimio professore della Harvard University, ritenuto uno tra i 100 intellettuali più influenti al mondo, ha pubblicato ultimamente un libro nel quale tenta di spiegare che nella società attuale se non si pensa in un certo modo si è destinati a soccombere.
Uno dei punti chiave della sua teoria (nella quale sono completamente d'accordo) è la capacità di sintesi. Oggi viviamo in un mondo nel quale si può sapere tutto, eppure questo eccesso d'informazione ci confonda la mente e rende più complessa la capacità di filtraggio. La conclusione più ovvia è una sorta di rincoglionimento di massa che non ci permette di avere una visione soggettiva e obiettiva dei fatti. Al giorno d'oggi si avverte una potenzialità incredibile, che è quella di poter sapere qualunque cosa con un semplice click, eppure la maggior parte delle persone non riesce a coglierne le potenzialità.
E' qui che il prof. Gardner mette i paletti: ciò che dividerà i protagonisti della loro vita da coloro che la vivranno nel più completo anonimato saranno coloro che riusciranno ad essere contemporaneamente:
1. Rigorosi (capacità di utilizzare al meglio le proprie conoscenze per eccellere nel proprio campo);
2. Creativi (avere sempre nuove idee in ciò che si fa);
3. Sintetici (raccolta, selezione e sintesi di ciò che serve);
4. Rispettosi (della diversità);
5. Etici (capacità di spingersi oltre gli interessi personali).
Non mi sembra una cattiva filosofia per intraprendere il nuovo secolo.

"La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro: leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare."
Arthur Schopenhauer

martedì 3 aprile 2007

Italiani fottitori ....e tre!

Il caso Telecom Italia impera dappertutto. Come una cassandra il 25 marzo la prima puntata di Report parlava proprio dell'Affaire Telecom. Beppe Grillo ci ha fatto un resoconto dettagliato delle porcate del Trochetto dell'Infelicità e su Repubblica di oggi Massimo Giannini fa un'analisi piuttosto condivisibile del mercato italiano e dei pescecani-mercanti (termine molto più specifico per definire gli pseudo-imprenditori italiani).
Siamo un popolo troppo meschino per poter valorizzare le ricchezze economiche del nostro paese. Non esiste il concetto di impresa se non c'è il politico di turno a cui leccare il culo o far mangiare.
A questo punto tanto di cappello a colui che, se la vendita agli americani riuscirà, fotterà più di tutti gli altri i suoi connazionali e meriterà veramente la palma d'oro di Fottitore del 2007.

Sono molto combattuto tra l'autarchia economica e l'apertura agli stranieri, tuttavia ormai sto iniziando a fidarmi molto più di questi ultimi, perché loro il mercato lo conoscono bene.

P.S. Sono correntista alla Banca Nazionale del Lavoro e l'ingresso dei francesi di Paribas ha portato dei benefici.

"La ricchezza assomiglia all’acqua di mare: quanto più se ne beve, tanto più si ha sete."
Arthur Schopenhauer

domenica 1 aprile 2007

Isola di Sark

Stamattina, nella domenica di relax sonnecchiante, durante la puntata odierna di TGEuropa, mi sono imbattuto nell'Isola di Sark.
Quest'isoletta sperduta nel Canale della Manica tra Francia e Gran Bretagna è allucinante, è rimasta un vecchio feudo medioevale nel quale vi è un signore che comanda grazie ad un Editto della Regina Elisabetta I d'Inghilterra del 1565 che ha conferito pieni poteri ai suoi avi ed ha permesso loro di tramandarli ai propri discendenti.
La cosa simpatica è che, sebbene all'apparenza sembri una dittatura, nella realtà non è poi proprio così. Nel servizio del TGEuropa veniva intervistato il Signore/Dittatore Sir Michael Beaumont, simpatico settantaquattrenne che non mostrava particolare ansia per la possibile perdita del proprio potere, anche se nel parlamentino costituito da una ventina di persone vi è un pericoloso "sovversivo" che propende per uno stato costituzionale-... e indovinate chi è? Il suo giardiniere.
Quest'uomo, che rappresenta l'opposizione, tutte le mattine cura il giardino del Signore ed il pomeriggio si scontra in parlamento con lui.
Sembra una commedia surreale, eppure è reale.
Se sommiamo a tutto questo il fatto che sull'isola non esistono auto e l'unico mezzo di trasporto sono le biciclette ed un trattore che vi viene a prendere quando arrivate con il traghetto, mi viene voglia di farmi una vacanza... indovinate dove?

P.S. La CEI con il nuovo arrivo Mons.Bagnasco scassa i coglioni più che mai, adesso paragona i DICO ai pedofili ed agli incesti. Di questo passo mi sa che pretenderà dai propri fedeli un cilicio sul pisello e sulla farfallina ogni volta che ci si ingrifa.

"Chi non ama le donne il vino e il canto, è solo un matto non un santo!"
Arthur Schopenhauer.