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Calcolo Integrali

mercoledì 31 ottobre 2007

Non tappate le ali alla libertà di comunicazione e di espressione!

Urge una mobilitazione generale, questo governicchio da quattro soldi in mano ai cattocomunisti (purtroppo sono sempre loro che decidono le cose serie della nostra vita) vuole fregarci l'unica possibilità di una tecnologia libera da ogni mono(oligo)polio commerciale della comunicazione: il Wi-Max.
E' importante mobilitarci affinché il Wi-Max non cada nelle mani di chi lo ucciderà prima di nascere.
Il Wi-Max è una tecnologia (detto in maniera molto grossolana) che permetterebbe a tutti di usufruire della connessione ad internet gratis grazie ai collegamenti in wireless (senza fili) tramite ripetitori che permettono di coprire distanze fino a 50 km con collegamenti velocissimi.
In tal modo si risolverebbe anche il problema dell'accessibilità ad internet anche nei punti più remoti del nostro paese, che attualmente sono isolati e per i quali vi è ancora un elevato Digital Divide.
Chiaramente il wireless comporterrebbe la morte dell'ADSL ossia dei servizi di fornitura dei collegamenti ad internet da parte degli attuali operatori (Telecom, Infostrada, Tiscali, ecc.) pertanto IL BANDO DI GARA DOVREBBE ESCLUDERE TALI GESTORI PER PALESE CONFLITTO D'INTERESSI.
Invece il nostro beneamato governicchio cosa fa? CHIEDE A QUESTI GESTORI DI PARTECIPARE!

Da oggi in poi sul blog sarà presente la richiesta di adesione alla petizione pro Wi-Max, e spero che firmino in molti.




"Chi rompe non paga e si siede al governo." Leo Longanesi

martedì 30 ottobre 2007

Crozza - Zichichi

Oggi posto questo pezzo meraviglioso, visto domenica sera, con Crozza che imita Zichichi in compagnia dell'astrofisica Sandra Savaglio e del matematico Piergiorgio Odifreddi. La Savaglio è un'autorità nel campo dell'astrofisica mondiale ... ovviamente non lavora in Italia! E come potrebbe, vista l'età relativamente giovane, nel paese della gerontocrazia!?! Meditate gente!

domenica 28 ottobre 2007

La vita talvolta è molto più semplice di quella che sembra



100 g di farina
2 uova intere
250 g di latte
1 pizzico di sale
1 cucchiaio di zucchero

Mischiare la farina con le uova, agitare e aggiungere il latte con il sale e lo zucchero creando un impasto omogeneo.
Mettere il tutto in frigorifero per un'oretta e dopo versare l'impasto su una padella bollente stendendolo in maniera tale da formare, durante la cottura, una sfoglia sottilissima.
Dopo averle cotte spalmare nutella o marmellata e accartocciare a portafoglio.
Il risultato lo vedete in figura.

Oggi ho fatto per la prima volta in vita mia le crepes poiché mia moglie voleva qualcosa di dolce e lamentava il fatto che oggi non le avessi comprato nemmeno un dolce.

Morale del post: Guarda il titolo.

P.S. Mentre leggevo "Dio non è grande" di Cristopher Hitchens mi è capitato tra le mani "Caos Calmo" di Sandro Veronesi... l'ho quasi finito dopo tre giorni. Nei prossimi post un mio commento personale su questo romanzo incredibile.

P.P.S. Che bello postare qualcosa che non abbia a che fare con la politica!

"L'uomo e la sorte non la pensano mai allo stesso modo." Publilio Siro

giovedì 25 ottobre 2007

Ecco il nuovo inno... che ne pensi Angelo?

Ecco il nuovo inno del tanto agognato Partito Democratico:






La dedica di quest'inno è per il caro vecchio PP in ricordo delle docce a Zante!

martedì 23 ottobre 2007

Avvilimento


Sono sempre più avvilito. Ormai mi rendo conto di vivere in una perenne schizofrenia da (dis)informazione.
Francamente non capisco come sia possibile rimanere impassibili davanti a tutto quello che succede in questo paese di merda.
Vi è un conflitto tra due dei tre poteri dello Stato (Esecutivo e Giudiziario) e nessuno più ci capisce nulla!
Questo Governo ha superato in nefandezze quello che lo ha preceduto.
Non avrei mai immaginato che un Governo di pseudo-sinistra potesse arrivare a fare quadrato intorno ad un ministro che ha un armadio pieno di scheletri.
Forse sono quei barlumi di rabbia che ancora animano il mio cuore, ma non riesco a raggiungere quei livelli di cinicità che mi permettono di restare impassibile davanti a tutto questo.
Lo spettacolo miserabile che abbiamo davanti è quello della Roma tardo imperiale e a questo punto non resta che aspettare la calata dei barbari... sperando che arrivi il prima possibile!
"Era un po' curioso pensare che il cielo era lo stesso per tutti, in Eurasia, in Estasia, e anche lì. E la gente sotto il cielo, anche, era sempre la stessa gente... dovunque, in tutto il mondo, centinaia o migliaia di milioni di individui, tutti uguali, ignari dell'esistenza di altri individui, tenuti separati da mura di odio e di bugie, eppure quasi gli stessi..."
Brano tratto da "1984" di George Orwell.

lunedì 15 ottobre 2007

Le primarie del PD e le cadute di stile


Ieri si sono tenute le primarie del PD e anche io ero fra gli oltre tre milioni di persone che hanno partecipato a questo grande momento di democrazia.

Non è di questo, però, che voglio parlare. Oggi il blog di Beppe Grillo apre con una interessante discussione sul problema della violenza sessuale sulle donne. Argomento sul quale non si sarà mai meditato troppo certo ... ma proprio oggi mi chiedo?
Leggo poi i commenti e ve ne riporto giusto un paio che sono vere chicche:

"E' successa una cosa bellissima. Un segno di grande speranza. Tre milioni e 300 mila persone hanno detto che c'è un'Italia possibile, nuova, serena, che non urla, che non odia, che vuole un cambiamento profondo nella politica e nel Paese".
Walter Veltroni, dal sito Repubblica.
Si Veltroni, è successa una cosa bellissima per te e la casta, ci sono ancora tre milioni di dipendenti pubblici, di gente che ha interessi di partito, di uomini e donne che ruotano attorno ai sindacati, di immigrati che avete pescato per strada, di minorenni che non avevano mai voatato e non sanno cosa hanno fatto, di gente che con il sistema ci mangia.
E' vero urliamo e forse vi odiamo, ma non meritate altro.
Bentornato al luna park, ingozzati e divertiti a più non posso, tanto paghiamo noi.....
firmato Stefano S


Gli stupri perpetrati da immigrati per strada, secondo me, sono dovuti alla differenza culturale che queste persone portano con sè. Non è un caso che in Africa, dove il fenomeno è molto diffuso, stia prendendo piede l'islam. Il burqa sembra essere l'unica via per reprimere questi impulsi "primordiali". E non è neanche un caso che in questi paesi siano le donne per prime a vedere questa evoluzione come il minore dei mali, un'alternativa al disordine e all'insicurezza.
Io spero che qui in occidente non si arrivi a tanto. Purtroppo, con i politici che ci ritroviamo, capaci solo di farsi i loro porci affari, le cose possono solo peggiorare.
firmato Johnny Rinco


che caduta di stile Beppe! Insomma, i 300'000 del VDAY erano cittadini consapevoli, i 3'000'000 e passa che hanno votato alle primarie del PD non meritano un commento da te ... oppure bisogna pensare che il tuo commento sia lo stesso di qualche velenoso: sono quelli che con questo sistema mangiano ... sveglia Grillo! La tigre dell'antipolitica è difficile da cavalcare se poi non si fa politica vera e di buona qualità ... alla lunga poi stufa.

domenica 14 ottobre 2007

Auguri Stepniak

Oggi il titolare di questo blog compie 34 anni ... gli faccio gli auguri dedicandogli questo pezzo di storia!

sabato 13 ottobre 2007

Micciché........ ma chi è?


Chi è Gianfranco Micciché?
La domanda sorge spontanea quando qualcuno afferma che il nome "Falcone-Borsellino" dato all'aeroporto di Palermo è brutto, porta sfiga e ci induce a grattarci le palle quando dobbiamo prendere l'aereo per Palermo.
Mi scuso per la volgarità delle parole ma forse in questo modo rendo maggiormente l'idea che, una certa tipologia di personaggi (specialmente politici), vuole istillare nella mente delle persone comuni.
Tale Micciché come letto su wikipedia o sul suo blog personale è un ex scagnozzo di Marcello Dell'Utri, avendo lavorato a Publitalia 80, oltre che ex (ufficialmente non consuma più) cocainomane.
Quando una persona del genere fa tali affermazioni, dopo aver fatto tre legislature ed in qualità di Presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana, io ritengo non possa ritrattare le sue dichiarazioni: HA FATTO UNA FIGURA DI MERDA E BASTA!
Il fare una figura di merda è già di per sé una perdita di immagine e dignità e una volta, per molto meno, induceva quanto meno alle dimissioni da qualunque carica pubblica.
Oggi non fa una piega, a maggior ragione quando le dichiarazioni provengono dai politici.
Ecco dove viene fuori poi Beppe Grillo.
Il problema è che questa gente ha una faccia di cartone, a loro non frega nulla di una figura di merda in più o in meno, hanno il potere e ciò è sufficiente.
Sto notando che con sempre più insistenza, con affermazioni e poi successive ritrattazioni, si sta cercando di buttare nel dimenticatoio le persone che hanno dato la vita contro la criminalità organizzata, non so se ci sia un disegno comune, ma è sempre bene tenere le antenne alzate.
"Come disse giustamente Luciano Liggio, se esiste l'antimafia vorrà dire che esiste pure la mafia. Io non sto né con la mafia, né con l'antimafia. Almeno non con questa antimafia che complotta contro di me attraverso pentiti pilotati."
Marcello Dell'Utri.

mercoledì 10 ottobre 2007

I lacchè del potere




Stasera sono stanchissimo e non vedo l'ora di andare a letto, tuttavia dopo una giornata di lavoro e 240 km macinati sento il bisogno di parlare di una certa tipologia di giornalisti: i lacchè del potere.
Lungi dal fare tutta un'erba un fascio vorrei rispondere a Giampiero Mughini, Filippo Facci e Paolo Granzotto.
Premesso che dei suddetti conoscevo fino a ieri il solo Mughini (lo ricordo in trasmissioni calcistiche napoletane alcuni anni luce fa quando ancora era tra noi il mitico Diego), degli altri due non sapevo chi fossero perché ormai non vedo più le trasmissioni politiche e, cosa di cui vado infinitamente orgoglioso, non ho mai visto una puntata di Porta a Porta, preferendo fare la raccolta differenziata a casa mia. Inoltre so che questi ultimi due scrivono su uno pseudoquotidiano in mano all'uomo più ricco e potente d'Italia quindi la loro obiettività è arcinota.
Questi tre signori in alcune puntate del povero spettacolino di Vespa e sulla carta igienica stampata sulla quale scrivono, hanno affermato:
"...la famosa «rete» la conosco a sufficienza e scrivo e interloquisco sul secondo blog italiano. Primo: «la rete» non esiste, è così varia da equivalere a un target che vada dai 15 ai 50 anni. Secondo: a una grandissima parte di costoro il grillo comicante sta tremendamente sulle palle. Terzo: il popolo titillato da Grillo è il peggio di questo Paese e di qualsiasi Paese. Non c'è da capire o da intercettare: è una categoria dello spirito, sono i bruti e gli informi di Nietzsche, ignoranti nell'anima, invidiosi sociali. Odieranno sempre il politico e chiunque spicchi, perchè nell'altrui compiutezza e appariscenza scaricheranno le colpe della loro mediocrità. Nulla basterà mai loro, neanche se un ministro guadagnasse 50 euro al bimestre e girasse in bicicletta blu. Presi da soli sono amebe annichilenti, in gruppo invece si fanno tipicamente squadristi, insultano, fanno mucchio, godono per chiunque rotoli nella polvere. Ovvio che un domani potrebbero farlo tranquillamente anche per Grillo."
Filippo Facci.
"...I blog appartengono alla famiglia - molto sovrastimata - della informazione globale (mentre non c.è niente di più domestico e gruppettaro). Investiti dalla mitizzazione di Internet godono fama, fra i pirla, di essere lo specchio della verità e della correttezza nell.informazione. E di rappresentare al meglio la pubblica opinione e i suoi umori. Vero niente. Un blogger può infatti sparare tutte le bischerate che vuole, diffondere leggende metropolitane o dilettarsi nella così detta controinformazione (il cui assunto è che l.informazione extra-blog è una somma di menzogne e di gaglioffate) senza colpo ferire. Il fatto di avere un blog o di «postare» su un blog non ti fa migliore, più colto, più perspicace o più sincero. Come diceva Fanfani, chi nasce bischero, bischero rimane (anche, se non soprattutto, nella blogosfera). Per bloggare sono necessarie due cose: la prima, sapere che un certo blog esiste (e questa è un.altra smentita della sedicente «globalità» della blogosfera). Uno non può mettersi a spulciare 70 milioni di blog per scegliersene tre o quattro ai quali inviare i propri «post». La seconda, avere tanto, ma tanto tempo a disposizione e coltivare il gusto del - voglia perdonarmi se uso questo termine, ma altri che siano altrettanto pertinenti non mi vengono - cazzeggio. Naturalmente non tutti i blog sono palestre di quella popolare attività: ce ne sono di molto seri e affidabili. Per quel po., pochissimo che bloggo (senza peraltro aver mai postato un «post»), clicco «Camillo», il blog di Christian Rocca e, anche se non può dirsi propriamente un blog, «Informazione corretta» di Angelo Pezzana. Il blog di Grillo, per dire, manco so dove stia di casa."
Paolo Granzotto.
"...Vedo che in molti, sui quotidiani di domenica e lunedì, sottolineano il "potere culturale" di internet, il fatto che Beppe Grillo sia riuscito a convocare le sue truppe da combattimento solo sfruttando la comunicazione via internet. Forse sarebbe meglio dire che il Gran Comizio di Grillo è il frutto della subcultura propria a internet, del linguaggio insolente e beffardo (ma soltanto quello) di generazioni ormai ignare del linguaggio dei giornali e dei libri, e bensì esperte in sms e e-mail che più spicce e più rozze sono meglio è. E’ il nostro tempo, certo. E’ un tempo di merda. E mi viene da ridere a leggere che qualcuno si aspetta che Grillo dia una sorta di contenuto e struttura politica a quel gran casino che gli va dietro.."
Giampiero Mughini.
Premesso che si può essere o meno d'accordo con le cose che dice Beppe Grillo io non accetto assolutamente questo attacco indiscriminato alla blogosfera.
I blog (come questo) sono ANCHE dediti al cazzeggio, ma quello sano (tempo fa con alcuni amici avevo anche un sito dedicato), ma soprattutto permettono ad una persona di esprimere le proprie idee, condivisibili o meno, e per questo che ogni post può essere commentato.
Voi giornalisti OMOLOGATI invece sentite continuamente il bisogno di dimostrare la vostra saccenza senza nessun contraddittorio, e ciò può essere fatto meglio davanti ad una telecamera verso una massa di pecoroni addormentati e indifferenti che magari mentre parlate guardano la coscia della figona che vi siede a lato.
Voi avete bisogno di questo, vivete di questo e tra breve morirete (professionalmente) di questo, perché grazie alla rete non avremo (anzi non abbiamo) più bisogno di voi e non avranno più bisogno di voi nemmeno i padroni che vi foraggiano.
Adesso me ne vado a dormire, mi raccomando firmate la petizione a lato.
"La stampa si rasserenerà per forza: il nulla bisogna farlo, facendolo. La stupidità è tutto ciò che c’è. Basta con l’ammicco: evviva la divina stupidità che è vicina alla grazia."
Carmelo Bene.

POLITICALLY inCORRECT

Oggi voglio lasciare stare l'equilibrio e il "politically correct" e dire come la penso sull'antipolitica e su destra e sinistra.
La sinistra (o centrosinistra) al governo ha tanti difetti, e deve sforzarsi di migliorare (spero che il nuovo Partito Democratico possa avere un ruolo positivo in questo), ma NON può essere questa destra a fare la morale!
Bottone Caspita ho una pagliuzza nell’occhio realizzato da Cima A.I.U.T.O. Associazione Italiana Uomini Troppo Oppressi

martedì 9 ottobre 2007

Mastella "ti odio"


E' fuori di dubbio che Clemente Mastella, padre padrone dell'UDEUR, ministro della Giustizia, senatore e sindaco della ridente (cosa avranno poi da ridere) cittadina di Ceppaloni (BN), è diventato il simbolo della CASTA, di quella politica malata che, sulla scia del V-DAY si vorrebbe cancellare.
Non è che l'interessato abbia fatto molto per evitarlo, dagli aerei di stato agli attacchi ai magistrati che vorrebbero indagare su di lui. Il nostro ha fatto anche di più: sulla scia della "moda internettiana" ha aperto un blog, ma, nella migliore tradizione democristiana, censura TUTTI i (tanti) commenti che non gli piacciono, anche quelli privi di insulti diretti. La rete, tuttavia, è democratica, pertanto sono nati diversi blog clone del suo, tipo questo o questo. Quello che ha avuto gli onori della cronaca, però, è stato mastellatiodio. Il nome è chiaramente ironico, ma il nostro non ha preso la cosa tanto bene, ha parlato di una "campagna d'odio" nei suoi confronti ed ha cercato di far chiudere il blog. Come unico risultato ha ottenuto quello di fargli una eccezionale pubblicità! Sono nate inoltre altre decine di blog clone ... e la frittata è stata fatta.
Insomma, il nostro è anche maldestro!
Comunque la riflessione che vorrei fare ha la pretesa di essere un pò più profonda: internet è bellissima perchè permette a tutti di esprimersi, tuttavia non tutto quello che c'è in internet vale la pena di essere letto. Dando un'occhiata approfondita ai tantissimi messaggi giunti a mastellatiodio se ne trovano decine che sono insulti gratuiti (che il nostro, come si dice dalle mie parti, "ti tira dalla bocca" ... ma non hanno poi molto di costruttivo), altre decine sono chiaramente commenti "partigiani". Ovviamente i sostenitori dell'attuale opposizione (che, a mio parere, nonostante tutto ha molti più "mastella" della maggioranza) danno libero sfogo alla loro fantasia, usando Mastella per attaccare tutto il (debole) governo Prodi. Questa non vuole essere una critica ai geniali creatori di mastellatiodio, quanto piuttosto una messa in guardia sulla cosiddetta antipolitica, che, per parafrasare un altro detto, mi pare tanto una "prosecuzione della politica con altri mezzi".
Vie d'uscita da questa situazione?
Io onestamente ne vedo solo una: i politici onesti (come i cittadini onesti) esistono, dovrebbero avere il coraggio di non accettare compromessi ed anche quello di PERDERE un'elezione per restare coerenti. Il centrosinistra alle ultime regionali siciliane ha dato un segno, la candidatura di Rita Borsellino ha significato chiaramente che con la mafia non si voleva avere niente a che fare. Hanno perso ... sapranno restare coerenti? Io penso che, se lo facessero, potrebbero avere delle speranze in futuro, non solo di governare, ma anche di cambiare le cose.
Allora perchè i politici onesti (di destra e di sinistra) non riescono a trovare il coraggio di dire basta a certe situazioni? Perchè Rosy Bindi accetta di stare nello stesso consiglio dei ministri di Mastella? Perchè Gianni Alemanno (giusto per citare un politico di destra che stimo) è nello stesso partito di un Nania, e nella coalizione guidata da Berlusconi?
Insomma, la via d'uscita che vedo non è l'antipolitica, sempre pericolosa perchè anticamera dei regimi, e nemmeno i capipopolo alla Grillo, buoni per contestare il sistema ma non per governarlo, quanto piuttosto una BUONA politica, fatta da politici onesti per persone oneste. Quando riusciremo ad avere tutto ciò?

lunedì 8 ottobre 2007

Anche a destra ci sono politici con le palle


Oggi mi sono ricordato che è un po' di tempo che non parlo del Darfur, allora mi sono ricordato degli amici di Italian Blogs for Darfur. Proprio spulciando sul loro blog ho scoperto un altro politico italiano che mi sento di mettere vicino a Claudio Fava, ed è Marco Zacchera di Alleanza Nazionale.
Questa persona è anch'essa un parlamentare europeo ed è uno che si dà da fare andando in giro per il mondo e facendosi il culo per i popoli oppressi.
Qui è possibile trovare un resoconto del suo viaggio in Darfur e della coraggiosa denuncia della cecità del mondo intero.



domenica 7 ottobre 2007

Nuove Opinioni

Dal numero di contatti e dai commenti ai post sto notando che il blog sta crescendo sempre più. Questo mi rallegra e spero che i contatti aumentino sempre più.
Oggi tuttavia voglio proseguire nella ricerca di politici di spessore, ma purtroppo non ne ho trovati.
Allora mi sono chiesto: e se cercassi nuove idee?
Nel ricerca di nuove idee mi sono imbattuto nell'Onorevole Presidente della Regione Sicilia (amatissima terra) Totò Cuffaro.
Molti ricorderanno la veemenza con la quale nel 1991 a Samarcanda attaccò Giovanni Falcone.
Oggi ho scoperto un video sulla sua nuova visione politica alla luce di quanto accaduto negli ultimi 15 anni.



"Un'idea morta produce più fanatismo di un'idea viva; anzi, soltanto quella morta ne produce. Poiché gli stupidi, come i corvi, sentono solo le cose morte."
Leonardo Sciascia

sabato 6 ottobre 2007

Italietta e Italiona


E' da ieri mattina che osservo e leggo compiaciuto tutti i fiumi d'inchiostro e le dichiarazioni di condanna a Michele Santoro e ad Anno Zero per la puntata di giovedì sera che i lacchè governativi e di opposizione stanno buttando giù.
Aveva ragione la buonanima dell'Avvocato quando parlava della "Repubblica delle banane", perché non siamo altro che una enorme bananiera ancorata al centro del Mediterrano, nulla più che una espressione geografica dove ogni tanto vi è un barlume di luce.
Quel barlume di luce oggi si chiama Claudio Fava.
Onde evitare di cadere nel becero qualunquismo e nell'antipolitica di moda nell'attuale momento storico, ho deciso di riprendere dal nuovo blog di Marco Travaglio, Pino Corrias e Peter Gomez, una buona notizia (una fioca luce nel buio pesto) relativa ad un politoco italiano.
Claudio Fava è candidato come miglior parlamentare europeo del 2007 per la sua inchiesta parlamentare sugli abusi perpetrati dalla CIA in Italia quando c'è stato il rapimento di Abu Omar.
Indipendentemente dalle opinioni politiche quest'uomo è un politico che fa il suo dovere, ma spesso come tutti i politici in gamba e giovani, se valgono qualcosa, li si sfanculano in Europa lontani dalla bananiera nazionale cosicchè possano rompere le palle altrove.
Per ricordarlo, e magari candidarlo alla guida del nascente PARTITO DEMOCRATICO, è presente un sito sul quale tutti noi possiamo votarlo come migliore europeo e parlamentare europeo del 2007.
Mi raccomando votate in massa qui.
P.S. Un pensiero ed un ricordo va a Luca 'Gabibbo' Giacometti dei Modena City Ramblers morto in un maledettissimo incidente stradale.
"I cattivi finiscono in un modo infelice, i buoni in modo sfortunato: questo è quel che significa la tragedia." Michail Bakunin

giovedì 4 ottobre 2007

Dedicato alla sfaccimma della gente

Il video che segue insegna molto della filosofia di vita napoletana attuale e storica...

...si ringrazia per il contributo il blog Trashopolis!





Ringrazio Angelo per il contributo.

P.S. Per i non napoletani il significato del termine sfaccimma lo trovate qui.

mercoledì 3 ottobre 2007

Michela Vittoria Brambilla


Il volto nuovo del “liberalismo” italiano ha fluenti capelli rossi sempre freschi di coiffeur, indossa abitini stretti bianchi o neri, tacchi da night club. Michela Vittoria Brambilla, la Berlusconi in minigonna, sorride a comando, viaggia su una mercedes sportiva, fuma sigarettine sottili, s’accompagna a personaggi destrorsi, intrattiene le platee con una formidabile capacità di macinare parole senza dir nulla. Il modello è la televendita.

Raccontano che sia miliardaria di famiglia e abbia vinto un titolo da miss. Prima di essere folgorata dalla passione politica, la tenutaria del “partito della libertà” gestiva ditte di cibo in scatola, destino impari alle sue doti. Poi il padrone l’ha notata e le ha regalato luce, per svecchiare il brand. Lei se la gode, finché dura. Non è escluso (al punto in cui siamo niente è da escludere) che ce la ritroveremo ministro ... magari della Pubblica Istruzione. Con i suoi sorrisi di plastica e i suoi tacchi da night club.

Grazie all'armata brancaleone della sinistra italiana ecco chi saranno i nostri prossimi governanti!
Godetevi il video! Poi provate a riassumere la quantità di concetti che dice in 2 minuti ... si, lo so .... 0 diviso qualsiasi numero fa 0! :)

martedì 2 ottobre 2007

Cultura convergente


Per chi non lo conoscesse Henry Jenkins è uno dei massimi esperti al mondo di cultura pop. Insegna al MIT ed ha un suo blog.
Chiaramente è tutto in inglese, ma sono venuto a conoscenza della sua esistenza grazie ai Wu Ming che hanno scritto la prefazione a questo libro superbo che mi permetto di consigliare (e che comprerò al più presto).

"Cultura Convergente è un saggio rivoluzionario per molte ragioni. La prima è un marchio di fabbrica anglo-sassone: l'essere comprensibile, appassionante, farcito di prove ed esempi. Nel testo si fa spesso riferimento ad autori europei, capaci di brillanti costruzioni teoriche, ma molto meno dotati nel tradurle in un linguaggio immediato e in pratiche sociali osservabili. Come per magia, nelle pagine di questo libro ogni oscurità concettuale si fa cristallina.
Il secondo merito è che il professor Jenkins si immerge nella cultura popolare del nostro tempo, fotografa in che modo le nuove tecnologie la stanno cambiando, poi torna in superficie e ci mostra un reportage che in realtà non è sui mezzi di comunicazione ma su coloro che li usano per comunicare. Nelle sue foto ci siamo noi.
"
Estratto dalla prefazione di Wu Ming al libro. Per la lettura completa clicca qui.

lunedì 1 ottobre 2007

Dove siete "nazioni civilizzate"?

Ecco dove finisce una rivoluzione pacifica quando non ci sono dollari di mezzo.