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mercoledì 23 maggio 2007

Napulè na carta sporca...


Napoli è un abisso senza fine. Ne ho già parlato in un vecchio post, spiegando i motivi per i quali vivo lontano e ne sono sempre più contento. Il problema è che la tragedia che caratterizza in maniera endemica la mia città oggi è unita al livello più basso mai raggiunto nella storia dalla politica italiana. Ho già parlato dei 13 anni della sinistra al potere quindi non mi va più di parlarne. Basta politica, anche perché di questo termine non esiste più niente in Italia.
La foto a lato è presa da Repubblica e vale molto più di cento parole.
Chiudo questo post con un episodio che mi è capitato domenica scorsa tornando da Roma a Cassino.
Mi sono fermato sull'area servizio di Frascati (Roma Sud) in direzione Napoli e facevo la fila alla cassa (ero il terzo) per comprare le sigarette. All'improvviso una specie di donna si piazza davanti alla cassa e ci scavalca tutti e tre. I primi due riescono a non farla inserire, quindi quando viene il mio turno lei si piazza davanti a me e, utilizzando una specie di lingua caratteristica di alcuni luoghi (caverne) vicino Napoli, ha la faccia tosta di affermare che lei era prima di noi in fila. Io e mia moglie ci siamo guardati e ci siamo resi conto che non valeva la pena neanche parlare.
Ecco cos'è Napoli e la Campania oggi.

"E' strano come tutti difendiamo i nostri torti con più vigore dei nostri diritti."
Kahlil Gibran.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Certo che la situazione è sconfortante ... viene quasi da pensare che l'unica soluzione possa tirarla fuori la Natura: una bella eruzione del Vesuvio ... e Bertolaso si trova già sul posto!
A parte gli scherzi (ma mica tanto), mi convinco sempre di più che la democrazia NON è necessariamente la migliore forma di governo possibile. Bisognerebbe introdurre un esamino di cultura generale e comprensione delle parole e dei fatti per votare ... se non lo superi ti tolgono il diritto di voto!
Salutamm,
Angelo