Ogni giorno che passa lottiamo come dei pazzi per andare avanti nella vita, cercando di costruire qualcosa. Il tutto è fatto all'insegna di sacrifici e rischi immani. Certamente esistono diversi modi di fare tutto questo. C'è chi si accontenta di un lavoro dipendente e chi rischia in proprio giorno per giorno. Ad ogni modo sono entrambi due modi di vivere la propria vita che vanno UGUALMENTE rispettati. La cosa tuttavia che trovo ABOMINEVOLE sono i fottutissimi privilegi di cui ciascuno di noi gode e dei quali non si è disposti a rinunciare per nulla al mondo. I privilegi, piccoli o grandi che siano, sono delle condizioni per le quali taluni esseri umani vivono di rendita rispetto ad altri. In via filantropica la ritengo una cosa giusta sempreché sia proporzionata al rischio che una persona fa per ottenere tali privilegi. La cosa invece mi fa incazzare quando questi privilegi si hanno evitando qualunque sforzo e addirittura facendolo gravare sugli altri senza nemmeno un minimo rimorso.
Tutto questo diventa poi paradossale quando ci si fa portatori di etica e morale verso tutti gli altri esseri umani. Qui si raggiunge il fondo ed il tragico diventa comico.
Ebbene questi sono i sentimenti quando sento parlare dei privilegi di cui gode la Chiesa Cattolica in Italia, in particolare quando fotte lo Stato facendo passare delle attività commerciali (altamente lucrose) per attività senza scopo di lucro fregando 400 milioni di ICI e poi dicendo che a loro il denaro non interessa.
E pensare che in una trasmissione sentivo tempo fa che il 20% (dico venti percento) del patrimonio immobiliare italiano è in mano alla Chiesa.
Fortuna che ogni tanto c'è l'Unione Europea che ci controlla.
"Meglio sopportare la povertà e la miseria che la superbia e l'insolenza dei ricchi."
Euripide
2 commenti:
ciao passando per caso mi son fermata a leggere, scusa ma potrei sapere a quali attivita' commerciali(in incognito) ti riferisci, le hai viste di persona? toccate con mano? o parli dell' ici ke si kieda venga pagata anke dai preti?(x le Chiese)
Al centro di Roma c'è un convento hotel 4 stelle, se non sbaglio gestito dai cappuccini, che ufficialmente è un convento ma nella realtà è un'attività commerciale vera e propria ed essendo di proprietà della Chiesa non paga un centesimo di ICI.
Questa è solo una goccia in un mare di ingiustizia, perché è concorrenza sleale (almeno dal mio punto di vista).
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