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domenica 7 novembre 2010

Lettera a nonno Silvio

Caro Silvio, io la capisco
Sì, io la capisco. Venga qui, appoggi la testolina sulla mia spalla e pianga, come ha voglia di fare da tanto. Attento al cerone, Silvio, che mi sporca il maglione. Ma fa niente, non si preoccupi, lo mando a lavare, continui pure a piangere. Ecco così, sì, si sfoghi perchè capisco che è veramente durissima per lei.
Non ci son santi, caro Silvio, mi spiace ma dobbiamo iniziare dalla cruda verità: lei non è eterno, anzi, la fine anche fisica e non solo politica (non le importa molto di quest'ultima) è sempre più vicina, sì, si muore, e succederà anche a lei.
E per quanto faccia, per quanto si sforzi, questa è la sola verità. Non si disperi, presidente, che le si staccano i punti dell'ultimo lifting.
Ok, questo premesso, tocca iniziare a farsene una ragione. E tocca ammettere che tutto quello che lei ha fatto negli ultimi anni avevano solo e unicamente questo scopo: sconfiggere la morte con il ricordo eterno, entrare nei libri di storia perchè troppo terrorizzante il pensiero di non esserci più.
La capisco, la capisco perfettamente. E' un'idea spaventosa quella di morire, ma sa quanti sessantenni conosco che lasciano la moglie storica per mettersi con una di trent'anni più giovane così pensando di succhiare ancora vita? tantissimi e sono molto tristi queste storie. D'altra parte, Presidente, un po' di colpa per questa situazione, ammetta, ce l'ha anche lei. E' anche la sua televisione che ha convinto un sacco di gente che la vecchiaia o anche solo la maturità sono cose orribili, che bisogna sconfiggere anche la più piccola ruga, che la menopausa è una malattia, ecc ecc, ma lasciamo perdere perchè lei, povero Silvio, è la principale vittima di tutto questo.
Ecco, bravo, si sieda qui, sì, le metto un plaid sulle gambe, si soffi il naso e vedrà che adesso passano pure i singulti.
Quindi che si fa? Intanto ci si rilassa, Silvio, ci si rilassa. Alla sua età bisognerebbe già averlo imparato da tempo e non ci si rilassa con venticinque belle ragazze, via... lo sa benissimo, non ci si rilassa così. Ci si rilassa stando insieme alle persone che si amano, sentendo il calore che arriva da chi ci ama davvero, ci si rilassa non con gli yesman ma con qualcuno che fa parte della nostra vita e che conoscendoci bene ci permette di essere noi stessi. Non è il Viagra che le solleva la vita, presidente, è l'amore. Quello vero, non quello sbandierato dal suo partito, come uno slogan un po' demagogico (un po' tanto).
Il sesso è una cosa bellissima, ma lo sa davvero cos'è il sesso? Avrei giusto un libro da suggerirle... Il sesso è piacere, sicuro che lei lo prova con il bunga bunga? Quello è piacere mentale, molto meno intenso, molto meno appagante del vero piacere fisico, quello che si prova sentendo sotto le dita la pelle dell'amato.
Caro Silvio, ecco, si stenda, chiuda gli occhi e immagini questa sensazione.. bella eh? Come dice? Che non ce l'ha l'amata? Ecco, questo è un problema, ma vedrà che lo risolveremo.
Intanto vediamo di smetterla di combinare guai che non rendono felice nessuno, eh? Adesso la smettiamo di lavorare così tanto per non pensare alla propria esistenza, la smetta di perdere tempo rovinando la vita degli italiani, che ne dice? Sa quanta gente comincerebbe ad amarla sul serio se lei dichiarasse: ok, fatto casino, pardon, come non detto?
Sì, sì, capisco anche la questione dei processi, appena lei molla si ritrova in galera, guardi Presidente, io non sono vendicativa, e credo non lo siano neanche molti italiani, se vuole schivare la galera perchè non va all'estero? E magari, se fosse così gentile, da lì ci mandi una serie di documenti in cui ci racconta cosa è successo veramente in questi anni, in cui ci dice come ha fatto i soldi, e tutto quello che lei sa, non occorre che glielo dica io.
All'estero, Silvio, in una bella villa con piscina, magari in un posto di mare... chessò mi viene in mente Hammamet, così si sente anche vicino al suo amico Bettino. Eh? Oppure il Messico, oppure... insomma, il mondo è grande.
E non si sentirebbe solo, Silvio, ora non si è mai soli nel mondo. Con la web cam può vedere i nipotini, parlare con gli amici... e poi la verranno a trovare. Lei sta lì e scrive le sue memorie, gioca a golf, e perchè no, magari si innamora, perchè su un punto lei ha ragione, il cuore non invecchia. Poi sa cosa può fare? Scrivere un sacco di belle canzoni che la renderanno eterno, quello sì, altro che Ponte sullo Stretto. Poi può leggere, beato lei che non legge un romanzo da trent'anni, pensi quanti ne ha da leggere...
Si fida di me? Le prometto che se lei va all'estero e ci fa sapere tutti i suoi traffici, che il busto di bronzo e una piazza gliela faccio dedicare io, dove vuole, prometto, prometto, che il diavoletto mi porti via se non mantengo. E le posso anche assicurare che se lei smette di avere paura, la morte arriverà tardissimo e sarà dolce perchè lo sarà stata la sua vita.
Ora basta, si beva la camomilla finchè è calda, stasera niente pillole, si metta tranquillo e vedrà che sarà una buona notte. Domani è un altro giorno e non è mai troppo tardi per smettere di avere paura.
Gabriella
Da Cacao Quotidiano il 04/11/2010 - 21:22

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