Il caso Telecom Italia impera dappertutto. Come una cassandra il 25 marzo la prima puntata di Report parlava proprio dell'Affaire Telecom. Beppe Grillo ci ha fatto un resoconto dettagliato delle porcate del Trochetto dell'Infelicità e su Repubblica di oggi Massimo Giannini fa un'analisi piuttosto condivisibile del mercato italiano e dei pescecani-mercanti (termine molto più specifico per definire gli pseudo-imprenditori italiani).
Siamo un popolo troppo meschino per poter valorizzare le ricchezze economiche del nostro paese. Non esiste il concetto di impresa se non c'è il politico di turno a cui leccare il culo o far mangiare.
A questo punto tanto di cappello a colui che, se la vendita agli americani riuscirà, fotterà più di tutti gli altri i suoi connazionali e meriterà veramente la palma d'oro di Fottitore del 2007.
Sono molto combattuto tra l'autarchia economica e l'apertura agli stranieri, tuttavia ormai sto iniziando a fidarmi molto più di questi ultimi, perché loro il mercato lo conoscono bene.
P.S. Sono correntista alla Banca Nazionale del Lavoro e l'ingresso dei francesi di Paribas ha portato dei benefici.
"La ricchezza assomiglia all’acqua di mare: quanto più se ne beve, tanto più si ha sete."
Arthur Schopenhauer
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