Nel nostro Belpaese, dove tutto scorre serenamente mentre ettari di bosco bruciano, decine di persone muoiono in questi giorni sulle strade italiche nella speranza di raggiungere i forni crematori delle località balneari, ammassati uno sull'altra, e ci sono una serie di individui che allegramente se ne fottono (tanto ognuno di tali personaggi ha raggiunto la propria nicchia di privilegi), ci muoviamo tutti quanti come una enorme massa di alienati.
Siamo tutti alienati, viviamo con distacco tutti gli avvenimenti. Io per primo mi rendo conto di essere un contenitore passivo di notizie, oramai sto diventando sempre più insensibile a tutto quello che mi succede intorno.
Ma non è solo una mia impressione, la noto anche in tutte le persone che mi circondano.
Ci si aggrappa alla quotidianità ponendoci come osservatori.
In tal modo, dall'osservatorio personale che ci siamo costruiti, osserviamo i problemi degli altri, talvolta ci emozioniamo pure (sempre più raramente), come ad esempio mi è successo ieri sera guardando la trasmissione W L'Italia su RaiTre che trattava il problema dell'obbrobbriosa legge 40 sulla fecondazione assistita.
Oggi l'ACI ha pubblicato l'elenco delle 10 strade più pericolose d'Italia. La Nettunense (n.1), la Via del Mare (n.5) e la Pontina (n.6), le faccio almeno due/tre volte al mese.
Ogni anno le solite notizie,
ogni anno le solite notizie dei i soliti VIP del cazzo,
ogni anno le solite notizie dei i soliti VIP del cazzo sui mille giornali inutili,
ogni anno i soliti politici che fanno i soliti VIP del cazzo sui mille giornali inutili,
ogni anno i soliti deficienti (noi) che guardano i soliti politici che fanno i VIP del cazzo sui mille giornali inutili.
"Una volta nel gregge è inutile che abbai: scodinzola."
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