Finalmente ce l'ho fatta!
Ho appena terminato "Manituana" dei Wu Ming di cui avevo parlato in un post precedente.
Devo dire che sono rimasto un po' con l'amaro in bocca di chi si aspettava qualcosa in più. Tuttavia, esplorando il Livello 2 del sito dedicato al libro, mi sono reso conto di sbagliarmi.
L'idea che mi sono fatto di questo libro è che esso sia un frammento lanciato nel mare delle idee e che vada ampliato da chiunque ne abbia voglia.
Effettivamente è ciò che i Wu Ming cercano, che i lettori partano dai loro scritti ed amplifichino le storie, soprattutto quelle minori, creando nuovi Miti dai quali fornire sempre più linfa vitale al romanzo stesso.
E' con quest'idea che mi sono ricreduto sul valore del romanzo. Il problema è legato al fatto che mi aspettavo qualcosa si simile a "Q" ("54" non l'ho ancora letto), ma non mi ero reso conto che sono passati ben 8 anni.
Grazie alla sezione 2 del sito dedicato, è possibile documentarsi meglio sulle storie narrate nel romanzo, poiché sono riportate le biografie dei protagonisti, le mappe dei luoghi su Google Earth (paurose!) ed anche le registrazioni audio, nonché delle e-mail intercorse tra il collettivo, durante la stesura del testo.
Spero il prima possibile di poter collaborare anch'io all'ampliamento del testo magari ampliando un po' di più il periodo londinese del "Mohock Club", che è quello più fantasioso, ma anche particolarmente interessante (Londra a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo).
"I lettori sono personaggi immaginari creati dalla fantasia degli scrittori." Achille Campanile
P.S. Adesso me ne vado in vacanza ma porterò con me i libri indicati nel post "Un'estate da leggere" più "L.A. Confidential" di James Ellroy, "Romanzo Criminale" e "Nelle Mani Giuste" di Giancarlo De Cataldo.
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