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mercoledì 29 agosto 2007

Roy Lichtenstein e la Pop Art



Oggi vorrei parlare di arte. In particolare di arte moderna, che può sembrare meno affascinante di quella classica (spesso si rimane a bocca aperta per i dipinti o le sculture classiche, mentre si rimane indifferenti alle opere moderne) ma forse molto più interessante.

L'arte moderna, secondo me, è bella perché non si presta ad un'intepretazione univoca, bensì molteplice, legata fortemente all'individualità dell'osservatore.

Proprio l'altra sera ad un mostra di quadri in un Centro Commerciale (ebbene si, proprio lì!), parlavo con un pittore napoletano che vive qui in ciociaria ed esponeva suoi quadri personali e parte della sua collezione privata, e mentre mi indicava una sua intepretazione di un quadro, io subito dopo gliene fornivo un'altra.

Spulciando sul web oggi ho trovato un articolo del Sole 24 Ore riguardo ad una mostra su Roy Lichtenstein che si svolgerà a Parigi.

Di quest'artista ho sempre amato le sue opere per il forte impatto immediato, e per la sua ricerca del banale, che poi è quello che caratterizza la civiltà moderna, in particolare ricordo una mostra a Milano sull'arte moderna nel 2001 in cui c'erano anche sue opere e la visita al Museo di Arte Moderna Reina Sofia di Madrid nel 2004 dove c'era una retrospettiva a lui dedicata.


'Is He the Worst Artist in the U.S.?' ("E' il peggiore artista d'America?") Life Magazine January 31, 1964

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