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Tempo fa in un vecchio post parlavo di noi italiani. In particolare della famiglia, dei bei valori sacri del focolaio familiare, in cui c'è il caro babbo, la mamma ed i fratelli e le sorelle che vivono tutti insieme appassionatamente, come vorrebbero farci credere la nostra amata CEI ed i mastellacasinigiovanardilarussa, all'interno di quel fantastico Mulino Bianco che ci ha fatto tanto sognare da piccini. Nel frattempo non ci si accorge che in Darfur è in atto un genocidio che sta raggiungendo fasi naziste, un coreano che studia in America perde la brocca, compra due pistole (grazie allo sceriffo Bush e alle sue lobbies di armaioli, tra cui le nostre care imprese Beretta & Co.) e fa fuori trentatre, DICO TRENTATRE, poveri cristi che erano lì per costruirsi un futuro ed i nostri cari politici sognano le tette di Aida Yespica, forse perché rappresenta il "loro" ideale materno.
Mentre scrivo arriva un'altra chicca! Il berlusca che in piena tempesta ormonale (eh sì, è primavera ed a settant'anni oggi...) si palpeggia un po' di carne fresca tra cui la tettona rossa del Grande Fratello di qualche anno fa...
"Non v'è rimedio per la nascita e la morte, salvo godersi l'intervallo." Arthur Schopenhauer
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